L’isola di Citera storta Riflessioni su una traduzione ‘sbagliata’ di un brano del De re ædificatoria albertiano nell’Hypnerotomachia Poliphili .......... 217

Autorzy

Maren Elisabeth Schwab
Università di Bonn
Hartmut Laue
Dipartimento di Matematica dell’Università di Kiel

Streszczenie

La descrizione dell’isola di Citera (HP 292-294) rappresenta in modo esemplare il carattere antiquario della Hypnerotomachia Poliphili (HP): un resoconto dettagliato, indicazioni geometriche precise, osservazioni basate sugli studi cartografici più innovativi dell’epoca si mescolano con elementi di carattere letterario adatti a un romanzo d’amore. Insomma, ci troviamo di fronte a un pezzo di ‘scienza-letteratura’ estranea alle nostre categorie abituali. Come è ben noto, l’autore della HP, per descrivere la forma della pianta dell’isola di Citera, volgarizza un brano del De re aedificatoria, opera più famosa del celebre Leon Battista Alberti, in cui spiega correttamente e passo dopo passo come disegnare un decagono regolare. In considerazione di aspetti linguistici e matematici, però, l’analisi attenta di questo passaggio nella HP rivela un errore importante nella traduzione del trattato di Alberti. Infatti, seguendo le istruzioni della HP, l’operazione alla fine non riuscirebbe. Ovviamente, quest’osservazione smentisce l’ipotesi proposta della Lefaivre che l’Alberti stesso sia l’autore della HP. Inoltre, sorge la domanda se l’autore della HP abbia inserito l’errore intenzionalmente in un passaggio che a prima vista sembrerebbe razionale e preciso. Tale questione meriterebbe un’indagine più complessiva. Il presente contributo aggiunge un esempio importante alle numerose contraddizioni che caratterizzano la HP in modo particolare.

Zapowiedzi

16 grudnia 2020

Jak cytować

Schwab, M.E. and Laue, H. (2020) “L’isola di Citera storta Riflessioni su una traduzione ‘sbagliata’ di un brano del De re ædificatoria albertiano nell’Hypnerotomachia Poliphili . 217”, in Klimkiewicz, A. (ed.) Tra l’antica sapientia e l’imaginatio: Nuovi studi sul Polifilo. Poland: Wydawnictwo Księgarnia Akademicka, pp. 217–230. doi:10.12797/9788381382632.10.